14 mag 2013

Recensione: Ghost Hound


Ghost Hound è stato uno degli anime più interessanti tra tutti quelli visionati nell'ultimo anno. A cominciare dall'originalità della trama e dalla grafica adottata, fino alla successione di eventi narrativi inaspettati e intriganti che legano tutte le puntate in un iter conturbante ricco di emozioni e riflessioni. L'anime è composto da 22 episodi ed è disponibile in italiano solo in fansub.


In un piccolo villaggio del Giappone, ancora molto legato alle vecchie tradizioni e usanze, un ragazzino Taro Komori è perseguitato dal suo passato, ed in particolare da un evento capitatogli 11 anni prima. Lui e sua sorella, allora piccolissimi sono stati rapiti da un individuo sconosciuto, ma mentre Taro riesce a sopravvivere a questo scabroso episodio, sua sorella perisce. Il ricordo di quei momenti, la visione di sua sorella moribonda, la presenza del rapitore senza volto, lo tormentano ogni notte, e nemmeno la figura dello psicologo della scuola sembra poter alleviare la condizione di pesante angoscia in cui si trova ormai da 11 anni.
Con Makoto e Masayuki, due ragazzi della sua età, insieme, cercano di indagare a fondo sul passato del villaggio e sul luogo del ritrovamento dei due fratelli, per poter far luce sull'accaduto e permettere così a Taro di superare questo opprimente fantasma del passato.
Durante le loro ricerche, si imbattono in qualcosa di assolutamente fuori da qualsiasi prassi realistica, come ad esempio esperienze extracorporee ed eventi paranormali. Attraverso tali avvenimenti, apparentemente inspiegabili, i tre ragazzini scavano dentro le loro essenze e al di fuori dei limiti terrestri del conoscibile, ma la differenza tra questi due fronti è molto labile, e uno si fonde nell'altro inevitabilmente.
Ad accompagnare la trama, già di per sè molto affascinante, si aggiungono anche moltissimi riferimenti e riflessioni sulla religione, la vita dopo la morte, i limiti della scienza e l'universo interiore, e una buona dose di concetti si psicologia e medicina.


Veramente, in questo anime c'è di tutto per chi cerca un anime singolare e a cui ci si possa appassionare... forse troppo per soli 22 episodi. Molte questioni infatti vengono lasciate in sospeso e senza un adeguato approfondimento. Il finale ne risulta sbrigativo e senza nulla (o veramente poco) di tutto il carico emozionale e di mistero che troviamo nella prima parte della serie. Resta comunque un' opera di elevato interesse e di un' eccezionalità sublime!
[Enrica Rosse]


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